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NON TUTTI SANNO CHE…
GLAM ORIENTAL FILM, AB INTERNATIONAL EXPORT ECC… Se in Italia abbiamo avuto la fotuna di poter vedere capolavori come Mazinga contro gli Ufo Robo, Ufo Robot contro gli invasori Spaziali, il Gatto con gli Stivali, Mazinga Contro Goldrake e molti altri ancora, lo dobbiamo all’Oriental Film spa… Non tutti sanno che nel 1978 pochi mesi dopo il grande successo di Goldrake su Rai 2, era un epoca in cui i film arrivarono in stock direttamente dal Giappone, questo fenomeno raccolse entro breve l’attenzione del produttore cinematografico Scino Glam. Scino Glam era lo pseudonimo di Sergio Bergonzelli, noto anche inizialmente come Siro Carme, Cino Glam e, in ultimo, Mushi Glam, il quale in passato era stato attore e regista, particolarmente attivo in b- movie italiani di diversi generi, soprattutto western ed erotico. Piemontese, laureato in Filosofia, dopo il seminario si trasferì a Roma, lavorando ad alcune pellicole del dopoguerra di vari registi, quali, Giacinto Solido, Giacomo Gentilomo, Giorgio Simonelli e Pietro Germi. Nel 1965 Sergio Bergonzelli diresse il film Uno straniero a Sacramento, con protagonista Enrico Bomba col quale strinse un lunga amicizia artistica e professionale. Enrico Bomba era spostao con la famosissima attirce e doppiatrice Germana Dominici indimenticabile voce della Marchesa Yanus nel Grande Mazinga. Produttore e distributore conosciuto soprattutto col nome d’arte di Scino Glam, Bergonzelli già alla fine degli anni ’60 aveva importato in Italia con la sua società cinematografica, la Glam Oriental Films, i lungometraggi dalla Toei Animation, quali: Il gatto con gli stivali e Le meravigliose favole di Andersen, entrambi di Kimio Yabuki, e La grande avventura del piccolo Principe Valiant, accreditando anche nell’altro la regia a un certo Terence Flasch, improbabile cugino dei fratelli Fleischer, privando in quest’ultimo dai credits originali sia la direzione di Isao Takahata sia il character design di Yasuo Otsuka che i layout del giovane Hayao Miyazaki. Sempre la Glam Oriental Films importò in Italia il film giapponese di fantascienza King Kong contro Godzilla (Gamera tai Daiakuju Giron, 1969), prodotto dalla Daiei Studios con la musica di Shunsuke Kikuchi e diretto da Noriaki Yuasa, nome del regista cambiato in Italia ancora con Terence Flasch. Nonostante il titolo della pellicola, in essa non compaiono King Kong Godzilla, in quanto riprendeva la traduzione letterale di un altro film, Kingu Kongu tai Gojira, già uscito in Italia col titolo de Il trionfo di King Kong. Glam, fiutando l’affare dopo aver visto Il Grande Mazinga contro Getta Robot, acquistò dal Giappone altri Special animati della Toei Animation, quali, Mazinga Z contro Devilman (1973) e Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga (1976) e, aiutato nei dialoghi italiani dal veterano Enrico Bomba, li rimontò in modo del tutto arbitrario nei diversi lungometraggi prodotti dalla Cinestampa Internazionale e distribuiti dall’Oriental Films nelle sale cinematografiche italiane già dal dicembre 1978. Il primo di essi fu Mazinga contro gli Ufo Robot Il successo fu enorme forse anche perché comparvero nuovi piloti e robot, ancora non trasmessi in Italia, nonostante il nome di Actarus fu modificato al cinema in Icarus, come Goldrake in Goldjack, doppiato anziché da Romano Malaspina da Roberto Chevalier, etc. ; mentre Tetsuya aveva la voce di Piero Tiberi, medesima nella serie televisiva de Il Grande Mazinger, diretta nel doppiaggio sempre da Enrico Bomba, serie la quale sarebbe uscita nelle reti private nella primavera del 1979. Nello stesso periodo fine 1978 inizio 1979 a seguire cominciarono ad arrivare in Italia moltissime serie robotiche tra le quali il Grande Mazinga Mazinga z, Jeeg Robot, uomo d’acciaio, quest’ultimo probabilmente è il robot più conosciuto e amato in Italia al pari di Goldrake, arrivò in Italia nella primavera del 1979 nel Lazio su Quinta Rete, grazie al grande Vittorio Balini ovvero il presidente dell’ AB International Export, società di distribuzione che diffuse la serie televisiva in Italia. Vittorio Balini era anche il Presidente dell’Olympus Merchandising ed era altresì la PAT Produzioni Associate Televisive Srl in seguito PAT International. AB International e Pubbliherz distribuivano i programmi della P.A.T. di Vittorio Balini cui faceva capo anche la Olympus Merchandising. Publiherz distribuiva in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli e Trentino; AB International nel resto d’Italia. Come ancora, sempre grazie a Scino Glam, arrivarono dal Sol Levante diversi episodi di General Daimos (Tosho Daimos) prodotto dalla Nippon Sunrise in coproduzione con la Toei Animation, che vennero rimontati nel 1979 nel film di montaggio Daimos, il figlio di Goldrake , distribuito dalla Alsen Cinematografica, nel quale, con l’inserimento di qualche spezzone da un cross over di Goldrake, volendo collegare le vicende di Daimos a quelle del celebre Atlas Ufo Robot, si affermava che Kazuya era figlio di Actarus, dal quale avrebbe ereditato il robot Daimos, con la modifica dei dialoghi di Enrico Bomba e il doppiaggio eseguito dalla C.D. Allo stesso tempo, nello stock v’era anche il lungometraggio Andersen Dowa Ningyo Hime, il quale finì nelle sale cinematografiche ai primi del 1979 distribuito dalla Vanguard Martino col titolo de La Sirenetta, la più bella favola di Andersen con la regia di Tomoharu Katsumata, Ma la Glam, divenuta ormai semplicemente Oriental Films, non si limitò a mandare nei cinema italiani i film di montaggio facendo scoprire, prima della messa in onda Rai e delle TV private, Mazinga Z e il Grande Mazinger oltre che Devilman e Getta Robot, ma anche escogitando, sulla base di una vaga ma incisiva somiglianza con la pastorella di Johanna Spyri che all’epoca spopolava assieme a Goldrake, l’importazione del recente lungometraggio della Toei Doga, Heidi diventa principessa (Sekai meisaku dowa: Hakucho no oji, 1977), per la regia di Nobutaka Nishizawa e Yuji Endo, doppiato dalla stessa Francesca Guadagno. Nello stesso periodo, fra l’altro, erano usciti nelle sale italiane, i primi rimontaggi tratti dall’omonima serie televisiva, rispettivamente: Heidi a scuola; Heidi in città; e Heidi torna tra i monti, grazie alla distribuzione dell’HC Heritage Cinematografica del produttore Gioele Centanni. Sempre per la Cinestampa Internazionale di Scino Glam, oltre Mazinga contro gli Ufo Robot, seguì Gli Ufo Robot contro gli invasori spaziali, film dall’icredibile successo e Mazinga contro Goldrake, Dialoghi italiani di Enrico Bomba – Esclusività Oriental Films’. Gli Ufo Robot contro gli invasori spaziali (1979) era un film di montaggio montando nell’ordine, in modo del tutto arbitrario, i seguenti tre diversi mediometraggi della Toei Animation: Il Grande Mazinga contro Getta Robot G (1975), Il Grande Mazinga, Getta Robot G, UFO Robot Goldrake contro il Dragosauro (1976), e Mazinga Z contro il Generale Nero (1974). Mazinga contro Goldrake (1979), fu il terzo e ultimo film di montaggio prodotto da Scino Glam con l’aiuto del regista Enrico Bomba. Probabilmente Il grande successo di Mazinga contro gli Ufo Robot e Ufo Robot contro gli Invasori Spaziali spinse ancora una volta la Cinestampa Internazionale, a proporre un nuovo film, così nell’estate del 1979, uscì sul grande schermo “Mazinga contro Goldrake”. Avendo ormai esaurito il materiale inedito proposto nei film precedenti, la produzione in collaborazione con il direttore del doppiaggio Enrico Bomba, pensò di riproporre in un unico film, le scene migliori dei 6 episodi speciali, adattandole grazie ad un nuovo doppiaggio. Inoltre per cercare di attirare maggiormente il pubblico, venne creato un finale inedito a sorpresa, facendo scontrare per l’ultima volta Mazinga e Goldrake, con quest’ultimo passato alle forze del male. Da questa idea nacque lo slogan del film: “anche gli amici diventano nemici”. Questa operazione (puramente commerciale), non ebbe il successo sperato, collezionando soltanto critiche, rivolte soprattutto al finale a sorpresa e così in tempi molti brevi, il film scomparve da tutti i circuiti cinematografici. A questo punto, per cercare di limitare i danni, il film venne modificato, tagliando completamente lo scontro finale e cambiando i titoli. Nello stesso periodo, oltre a Scino Glam, uscì anche la concorrente Italian Pictures la quale chiese l’esclusiva alla società di Ginevra Eole Financière e alla Minerva Trading Ltd. per realizzare tre film di montaggio ricavati dalle puntate televisive di Goldrake, e precisamente: Goldrake all’attacco La più grande avventura di Ufo Robot; Goldrake l’invincibile; e Goldrake addio! Cinestampa Internazionale e Italian Pictures erano società cinematografiche di distribuzione, le quali si facevano anche concorrenza, al punto che, nelle locandine, c’era scritto, “Il vero Goldrake”, con riferimento ai montaggi TV, facendo presuppore che i film di Glam erano col “finto” Goldrake, motivo per cui dal successivo lungometraggio tornò col nome originale italiano, doppiati alla C.D. capitanata da Enrico Bomba, mentre i rimontaggi per conto del committente/distributore erano eseguiti nella società EDC di Annibale Roccasecca sulle ‘pizze’ in 16 mm, con la pista M/E (musica/effetti) su magnetico a parte. Ovviamente concluso il mix, per approdare nelle sale cinematografiche, i film di montaggio tratti dalle puntate TV, essendo in 16 mm, dovevano essere prima “gonfiati” in 35 mm (come si diceva in gergo), per poi ricavare ulteriormente un internegativo finale. Nonostante la sceneggiatura troppo diluita essendo tratti dagli episodi televisivi con l’animazione più seriale rispetto ai lungometraggi in Cinemascope della Cinestampa; i dialoghi non molto fedeli a quelli originali anche se coi medesimi doppiatori della serie; la famosa sigla d’apertura italiana scritta da Luigi Albertelli su musica e orchestra di Vince Tempera, con l’aggiunta nel film della colonna sonora tratta dai brani dell’intero LP Atlas Ufo Robot, cantati, tra gli altri, da Fabio Concato e Dominique Regazzoni; i tre film su Goldrake i quali sintetizzano a discrezione dei distributori le tre serie uscite fra il ’78 e l’80 godettero di un buon successo da parte del pubblico sia nelle sale cinematografiche. Il film di montaggio italiano con l’esclusività della società di Ginevra Eole Financière, Italian Pictures e Minerva Trading, da poco uscito in Italia alla fine del ’78 col titolo Goldrake all’attacco! , fu ceduto qualche mese dopo alla Pictural Film di Jacques Canestrier. La Eole Financière di Bruno-René Huchez, Italian Pictures, Minerva Trading e Pictural Film di Jacques Canestrier erano probabilmente collegate tra loro, poiché si servivano vicendevolmente e non concorrenzialmente dei medesimi negativi 35 mm, ricavati dagli internegativi delle pellicole originali 16 mm da stampare per il cinema. Nella primavera dell’80 sulla futura Italia 1, andò in onda Candy Candy (Kyandi Kyandi, 1976), prodotta dalla Toei Animation per la regia di Hiroshi Shidara. e in Italia giunta tramite Balini per l’Olympus Merchandising, la serie si rivelò immediatamente uno strepitoso successo. Il successo televisivo di Candy Candy fu tale che vennero montati ben due film tratti dalla serie, usciti nelle sale cinematografiche con l’esclusiva Eole Financière: Candy Candy (1981), distribuito da Remo Angioli, e il seguito Candy Candy e Terence per sempre uniti (1980), da Silvia e Andrea Angioli per la Minerva Trading. Oltre la Sacis e l’Olympus, alla fine degli anni ’70, come importatrice di serie animate dal Sol Levante comparve anche la Doro TV, presieduta all’epoca da Orlando Corradi e attualmente dal figlio Matteo Corradi; società la quale aveva già distribuito dal decennio prima come DEA diversi lungometraggi della Toei Animation, fra i quali, 20.000 leghe sotto i mari, Alì Babà e i 40 ladroni, Continuavano a chiamarlo il gatto con gli stivali, etc… Sempre durante la seconda metà degli anni ’70, la romana Argon Film stampò in Super 8 diversi cofanetti, con la valigetta a maniglia, composti da 2 bobine da 120 mt., col film intero ma non integrale, di diversi lungometraggi della Toei Animation. Il testo di cui sopra è stato redatto a puro scopo divulgativo, ed è un breve sunto dell’articolo originale presente nel sito web rapportoconfidenziale.org, dove è possibile leggerlo in versione integrale. SOTTO 3 GRANDI PERSONE CHE HANNO FATTO LA STORIA DELL’ANIMAZIONE ROBOTICA GIAPPONESE IN ITALIA, DANDOCI LA POSSIBILITA’ DI POTER AMMIRARE FILM E SERIE ANIMATE MERAVIGLIOSE. Sergio Bergonzelli Vittorio Balini Enrico Bomba